
Giorno 8 ottobre una delegazione del SUNAS composta dal Presidente Nazionale S. Poidomani, dalla Vice Presidente L. Perugini e dal Resp. Contrattazione Sanità D. Pellitta, ha partecipato ad un incontro presso il Ministero della Salute sui temi di grande interesse per la categoria professionale degli assistenti sociali. È stata un’ulteriore occasione per porre ancora una volta l’attenzione sulla necessità di rafforzare il ruolo del servizio sociale in sanità, nell’ambito di un percorso più ampio che pone al centro l’attuazione di una reale e completa integrazione socio sanitaria. Abbiamo avviato una interlocuzione importante, che proseguirà con ulteriori momenti di confronto, a partire dalla condivisione di alcuni punti fondamentali.
- Promuovere e sostenere il ruolo del servizio sociale in sanità, anche attraverso una sua maggiore strutturazione che preveda l’isituzione della omologa dirigenza, ritenendo essenziale la sua funzione all’interno del sistema dei servizi previsti dal DM 77, riconoscendo il valore dei determinanti sociali della salute, che sono tra gli aspetti più innovativi del processo di riforma del sistema sanitario in atto, con le sue implicazioni che riguardano la definizione dei modelli organizzativi ed operativi.
- Costruire reali percorsi di integrazione tra servizi sociosanitari e servizi sociali degli ambiti territoriali sociali, nel rispetto reciproco di compiti e funzioni di ciascuna area, rapportandosi e collaborando sia con il Ministero della Salute che con il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali – oltre che con la Conferenza delle Regioni – per attivare – e non solo formalmente – le nuove strutture del DM 77, in particolare le Case di Comunità al cui interno dovranno essere previsti e valorizzati i PUA con un modello organizzativo ridefinito e in linea con le nuove norme e i nuovi orientamenti. I progetti, le azioni e gli interventi devono mettere realmente al centro la persona con i suoi molteplici bisogni, costruendo attorno e a sostegno dei cittadini processi integrati in grado di conseguire quella unitarietà di risposte necessarie per affrontare e gestire la complessità delle situazioni di bisogno e rimuoverne le cause.
- Prevedere un’adeguata presenza di assistenti sociali negli organici non solo dei Comuni e degli Ambiti Sociali Territoriali ma anche delle ASL/AO/AOU e delle nuove strutture: Case di Comunità, Cot, Ospedali di Comunità, anche tenendo conto delle buone pratiche che si stanno sperimentando in alcune realtà virtuose e che sarebbero da recepire e diffondere.
Grazie all’impegno del SUNAS si continua a mantenere alta l’attenzione sul ruolo che il servizio sociale e gli assistenti sociali devono esercitare nell’ambito del sistema dei servizi sociosanitari, dando altresì un contributo importante per la costruzione di percorsi innovativi e di sviluppo sia per la professione che per le politiche sociali a favore della comunità.
