Prot. 115/24 SN
Spett.le ASFO – Azienda Sanitaria Friuli Occidentale
Alla Direttore Generale Dott. Giuseppe Tonutti
Al Direttore Sanitario Dott. Michele Chittaro
Al Direttore Amministrativo Dott.ssa Elena Cussigh
Al Direttore Socio Sanitario Dott. Carlo Francescutti
Oggetto: ORGANIZZAZIONE DEI PROFESSIONISTI E DEI FUNZIONARI APPARTENENTI AL COMPARTO. Richiesta di revisione/integrazione.
Egregi Direttori,
con riferimento al Documento in oggetto, approvato con Decreto del Direttore Generale n. 225 del 19/03/2024, il SUNAS, Sindacato professionale Unitario Nazionale Assistenti Sociali, intende rappresentare delle osservazioni relative a criticità che riguardano la professione dell’Assistente Sociale e formulare delle richieste di revisione dello stesso.
Il Documento si apre con l’elencazione dei ruoli ai quali afferisce il personale dipendente. Poi si concentra in particolare sul personale afferente al ruolo sanitario, suddiviso in 4 aree, come previsto dalla Legge n. 251/2000, ma trascura e ignora del tutto la 5^ area, inserita nell’art. 7 della stessa legge, in seguito agli aggiornamenti di cui all’art. 2-sexies della Legge 26 maggio 2004, n. 138 e dell’art. 1-octies (Servizio sociale professionale) della Legge 3 febbraio 2006, n. 27. Tale Area si riferisce al Servizio Sociale Professionale che, a norma di quanto stabilito dallo stesso articolo 7, merita lo stesso trattamento di quello riservato alle professioni sanitarie e richiede quindi l’istituzione del Servizio sociale professionale (art. 1-octies della Legge n. 27/2006), affidato alla direzione di un Assistente Sociale con la qualifica di dirigente, analogamente a quanto disposto per le professioni del ruolo sanitario.
Più avanti il Documento si concentra sull’organizzazione delle professioni sanitarie in STAFF al Direttore Sanitario – che si avvale di 4 Uffici dedicati alle rispettive aree professionali – ma anche qui non cita gli assistenti sociali e non ne prevede un ufficio dedicato. A capo di ogni Ufficio è previsto un dirigente delle professioni sanitarie ma nulla di simile è previsto per la professione assistente sociale, che di fatto viene esclusa dalla dirigenza.
Seguono poi due titoli dedicati all’AREA INFERMIERISTICA E OSTETRICA e alle AREE DELLA PREVENZIONE, TECNICO SANITARIA E DELLA RIABILITAZIONE, tutte del ruolo sanitario.
Più oltre c’è un titolo dedicato all’ORGANIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI DEI RUOLI SOCIOSANITARIO, PROFESSIONALE, TECNICO E AMMINISTRATIVO, ma solo per dire che Gli Assistenti Sociali e i tecnici della riabilitazione psicosociale e inserimento lavorativo sono assegnati alla Direzione socio sanitaria. Parole scarse e poco significative, tant’è che non viene previsto alcun assistente sociale in STAFF al Direttore Socio Sanitario, come invece -giustamente- avviene per le altre professioni.
Attualmente nella ASL risultano esservi presenti 24 assistenti sociali, inquadrati nel nuovo ruolo sociosanitario, che fanno capo ad una Responsabile della Piattaforma di Servizio Sociale, con l’incarico di Coordinatore, oltre che di Referente per la Professione.
Nel PTFP non vi è alcun accenno ad eventuali assunzioni, nonostante vi siano numerose carenze di personale in diversi servizi né si prevedono assunzioni per i servizi in via di istituzione, come Case di Comunità, COT, Ospedali di Comunità, ecc., in attuazione del DM 77/2022.
Entrando nello specifico, in base a quanto stabilito da norme nazionali e regionali e dalle stesse
Deliberazioni aziendali, vi sono carenze per almeno 6 unità di assistenti sociali nel DDSM (Dipartimento Dipendenze e Salute Mentale), altrettante nel DAT (NPI, Consultori Familiari e Equipe Adozioni) e non vi è garanzia di una loro presenza nei presidi ospedalieri se non con 1 unità; non sono previste assunzioni nelle istituende Case di Comunità (6 Hub e 9 Spoke) e nelle COT, senza parlare dei prossimi pensionamenti, per un totale di posti scoperti che già oggi sono pari ad almeno 12 unità, a cui vanno aggiunte quelle necessarie per i nuovi servizi, per un totale complessivo di almeno 18 unità di assistenti sociali mancanti, quasi la metà dell’organico necessario a far funzionare tutti i servizi aziendali.
Tornando al Documento sugli Incarichi di Funzione del personale del Comparto, nella Tabella di sintesi sugli incarichi da assegnare agli assistenti sociali (pag. 12) non vi è alcun riferimento alla Piattaforma di Servizio Sociale, oggi presente, né ad un incarico di Elevata Qualificazione; vi è solo 1 Incarico di Funzione Organizzativa–Alto Coordinamento ed 1 Incarico di Funzione Organizzativa–Coordinamento (da intendere come semplice o forse di media complessità), ai quali fanno seguito 1 solo Incarico di Funzione Professionale B (quindi di media complessità) e 5 Incarichi di Funzione Professionale C (complessità di base): un numero veramente basso di incarichi, molti dei quali di bassa intensità, segno di una scelta veramente poco rispettosa della professionalità degli assistenti sociali e della funzione che quotidianamente svolgono in Azienda nell’interesse dei cittadini che ad essi si rivolgono. Non basta. Al fondo della Tabella vi è una nota, apparentemente poco chiara ma che rischia di essere ulteriormente pregiudizievole per l’intera categoria degli assistenti sociali, laddove di afferma che 3 dei 4 incarichi previsti gravano attualmente sui fondi della pianta organica aggiuntiva.
Premesso quanto sopra esposto, il SUNAS chiede a codesta Azienda Sanitaria di rivedere l’Organizzazione dei Professionisti appartenenti al Comparto, almeno nella parte che riguarda il Servizio Sociale e gli Assistenti Sociali, prevedendo la conferma della Piattaforma del Servizio Sociale, l’istituzione della Dirigenza per un Assistente Sociale in STAFF al DSS, 1 Incarico di Elevata Qualificazione, 4 Coordinamenti (di cui 2 di Elevata e 2 di Media intensità), 1 per ognuna delle Aree professionali in cui sono inseriti, e 6 incarichi di Funzione Professionale di Media/Elevata intensità.
Con l’organizzazione del Servizio Sociale Professionale Aziendale così come prospettato, gli assistenti sociali sarebbero in grado di partecipare attivamente alla definizione e attuazione del Piano Attuativo Locale, di svolgere tutte le funzioni che il Direttore Socio Sanitario vorrà loro affidare e di fornire ai cittadini risposte personalizzate efficaci e di qualità, nel rispetto dei Piani Programmatici Aziendali.
Il SUNAS confida nell’accoglimento delle richieste su esposte e dichiara la propria disponibilità a partecipare ad un eventuale incontro che le SS.LL. vorranno fissare per meglio esporre le proprie ragioni.
In attesa di un cortese riscontro, si porgono
Distinti saluti
Roma, 07/06/2024
Il Segretario Generale SUNAS
Dott. Salvatore Poidomani
DP/dp