Al Ministro dell’Istruzione

                                                                                                                         Prof. G. Valditara

  

Oggetto: proposta di istituzione di un servizio di consulenza sociale in ambito scolastico.

 

 Signor Ministro,

le scrivo a nome del SUNAS, Sindacato professionale degli assistenti sociali, aderente alla Confederazione CSE, in riferimento alla grave vicenda di Abbiategrasso che ha visto un’insegnante aggredita e ferita in classe da uno studente durante la lezione.

Riteniamo che questo episodio deve indurre tutti: rappresentanti delle istituzioni, della politica, del sindacato, delle professioni, le famiglie, la comunità, non solo ad una seria riflessione sulle gravi situazioni di disagio che vivono in molti ma soprattutto i giovani, e sono in continuo aumento nella gran parte delle scuole d’Italia, per ricercare e mettere in campo concrete azioni e misure idonee ad affrontare una realtà caratterizzata da molteplici criticità che spesso sono alla base di episodi di violenza, aggressività, bullismo, emarginazione, evasione e abbandono scolastico.

Dal nostro osservatorio professionale possiamo segnalare che dopo la pandemia   abbiamo registrato molte situazioni di ragazzi, adolescenti e giovani che manifestano un grande disagio e una forte difficoltà a recuperare e ricostruire quei legami sociali e relazionali che sono alla base del benessere sociale, individuale e collettivo. Un disagio, che si manifesta spesso come “ritiro sociale”, non è solo riconducibile alla sfera emotiva e psicologica, ma è sintomo di una realtà più complessa, fatta di disagio economico, abitativo, lavorativo e relazionale che richiede interventi tesi a sostenere la capacità di gestire incontri e costruire legami con le persone al di fuori del proprio nucleo famigliare. 

Quello descritto è il campo dello specifico professionale degli assistenti sociali, in quanto siamo i professionisti dell’aiuto e della costruzione delle reti, per il benessere individuale, perché poniamo al centro la persona, sostenendola in un equilibrato rapporto con l’ambiente sociale, promuovendone le capacità di azione e autodeterminazione finalizzata a cogliere le opportunità e le risorse nei contesti di vita.

Il nostro lavoro è volto a favorire lo sviluppo di solidarietà e di risposte istituzionali rispettose delle soggettività, con implicazioni trasversali di natura relazionale, manageriale, programmatoria, progettuale, valutativa, oltre che di studio del contesto familiare e sociale, attraverso la ricerca di soluzioni dei problemi di natura non psicopatologica, la promozione e lo sviluppo della consapevolezza e dell’autodeterminazione personale su specifici temi, per promuovere il benessere dell’individuo e del suo contesto familiare e comunitario. 

L’assistente sociale – nell’ambito di un’attività di lavoro nell’ambito di equipe/TEAM multiprofessionali e multidimensionali – garantisce il suo specifico apporto professionale nella definizione degli obiettivi formativi primari, di percorsi scolastici adeguati, coerenti con un piano dell’offerta formativa integrata e sostenibile che ricomprenda e soddisfi anche le componenti più complesse della popolazione scolastica, studenti, docenti e genitori, che in un determinato arco temporale si trovano davanti a responsabilità ed incognite da sostenere nel tempo, ciascuno per il ruolo di appartenenza.

Per questo il SUNAS ritiene fondamentale riproporre l’istituzione di un servizio di consulenza sociale in tutti gli ambiti scolastici da realizzarsi attraverso la presenza della figura dell’assistente sociale scolastico con il compito di operare per la promozione del benessere individuale e collettivo, per l’ascolto, la prevenzione del disagio e la presa in carico di studenti, famiglie o docenti in difficoltà, svolgendo le seguenti attività:

  • Accoglienza e Ascolto attivo
  • Accompagnamento in un percorso di chiarificazione di un bisogno e di ricerca di strategie per affrontarlo
  • Progetti di miglioramento per soluzioni a discrepanze tra situazione attuale e situazione desiderata: incontri con studenti, genitori e insegnanti, sia nella scuola primaria e secondaria di primo grado che nella scuola secondaria di secondo grado
  • Percorsi di osservazione mirata, definizione e lotta al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, supervisione, interventi di educazione al rispetto della legalità e della convivenza civile, attività volte alla prevenzione dell’evasione e dell’abbandono scolastico e per la lotta alla povertà educativa
  • Incontri formativi/conferenze/eventi/convegni su tematiche inerenti la prevenzione di comportamenti a rischio, di disagio sociale, di disagio adolescenziale, per la prevenzione delle devianze, del bullismo, dell’alcolismo, del fumo, delle dipendenze
  • Incontri guidati (anche con esperti esterni) di educazione all’affettività, alla genitorialità, di educazione alimentare e a sani stili di vita, di prevenzione per l’acquisto di sostanze su internet, e educazione alla legalità
  • Percorsi/incontri educativi per genitori per promuovere i valori e i legami familiari e parentali, per responsabilizzare i ruoli di genitori e figli, favorirne una comunicazione efficace come fattore di protezione e prevenzione della violenza domestica.

Per tutto quanto esposto, crediamo sia necessario un intervento legislativo volto ad istituire la presenza dell’assistente sociale nelle scuole di ogni ordine e grado.

In attesa di un suo cortese riscontro, le chiediamo di volerci fissare un incontro per poterle meglio rappresentare quanto fin qui esposto e definire una proposta di legge per un servizio utile agli studenti, ai docenti, alle famiglie.

Distinti saluti

Roma 31 maggio 2023

                                                                                                                       Il Segretario Generale

                                                                                                                      Salvatore Poidomani

                                                                  

 

 

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