SENATO DELLA REPUBBLICA

 Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari

Ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari

Vª ( Bilancio), Xª ( Affari Sociali, Sanità, Lavoro Pubblico e Privato, Previdenza sociale)

 CAMERA DEI DEPUTATI

Ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari

Ai Presidenti delle Commissioni Parlamentari

Vª ( Bilancio), XIª (Lavoro pubblico e privato) e XIIª (Affari Sociali)

 

Oggetto: Proposte SUNAS Legge di bilancio 2024.

 

Signori Presidenti,

Egregi Senatori,

Onorevoli Deputati,

 

il SUNAS, Sindacato Professionale degli assistenti sociali aderente alla Confederazione CSE, in riferimento all’approvazione della prossima  Legge di bilancio, in particolare sulle materie e sulle misure riguardanti welfare, politiche sociali e della salute, pone alla vostra cortese attenzione le seguenti riflessioni e proposte.

Chiediamo che siano previste e stanziate risorse adeguate, per affrontare le enormi sfide sociali ed economiche che il Paese si trova ad affrontare e che dovrà affrontare nel prossimo futuro.

Manifestiamo la nostra forte preoccupazione per gli effetti della crisi economica e sociale che richiedono risposte adeguate, in termini di tutela, sostegno, promozione nei confronti dei cittadini, in particolare quelli che vivono in condizioni di bisogno.

Per questo sarebbe auspicabile la definizione e l’adozione di un piano strategico nazionale per l’attuazione di politiche e azioni mirate allo sviluppo di interventi e servizi sociali anche dell’area della salute, al fine di rafforzare percorsi unitari, coordinati e di sistema, sulle scelte relative alla previsione, programmazione ed erogazione dei fondi e dei finanziamenti destinati al sociale e alla sanità. Per addivenire, così, mediante un percorso condiviso da parte di Stato e Regioni, ad un superamento delle divisioni in materia di organizzazione dei servizi sanitari e dei servizi sociali, nei differenti sistemi regionali di welfare

Riteniamo necessario rafforzare gli interventi per contrastare le situazioni di povertà e di esclusione sociale, promuovere e tutelare i diritti dei cittadini, con particolare riferimento a coloro che vivono in condizioni di fragilità, disabilità, non autosufficienza, sostenere progetti di vita tesi a rispettare la dignità e a favorire l’autonomia delle persone, costruire interventi strutturali sui servizi, politiche attive del lavoro, politiche abitative,  limitare il ricorso a bonus e sussidi economici.

Occorre anche prevedere un reale investimento sui professionisti assistenti sociali, deputati a garantire l’unitarietà degli interventi con le competenze proprie del servizio sociale professionale, in un’ottica di integrazione socio sanitaria e multidisciplinare da cui oggi non si può prescindere, professionisti che operano nei settori sanità, enti locali, giustizia minorile e di comunità, Prefetture, strutture del privato sociale, terzo settore, cooperazione. A garanzia di interventi integrati, di un utilizzo mirato, integrato e razionale delle risorse e di adeguati livelli e standard di qualità, efficienza ed efficacia nell’attuazione degli interventi e dei servizi sociali e sociosanitari da erogare ai cittadini.

 

 

 

 

 

Le richieste e le proposte del SUNAS

 

  • Istituzione del Servizio Sociale Professionale e della dirigenza del Servizio Sociale Professionale nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Si propone che in tutte  le Aziende sanitarie locali e ospedaliere sia istituito il Servizio Sociale Professionale (SSP), al fine di favorire l’integrazione socio-sanitaria attraverso la realizzazione di servizi volti a garantire il godimento di diritti della persona costituzionalmente tutelati – che contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi della pianificazione e gestione aziendale delle attività sociali e sociosanitarie .

Il Servizio Sociale Professionale del Servizio Sanitario Nazionale deve essere articolato in strutture a carattere dirigenziale qualificate come unità organizzative, complesse, dipartimentali o semplici e, in relazione alla loro complessità, con a capo il dirigente di servizio sociale, cui afferisce il personale appartenente al profilo di assistente sociale e il personale di supporto.

Al Servizio Sociale così strutturato afferisce il personale appartenente al profilo di assistente sociale e il personale di supporto. Nell’ambito della definizione dei piani di fabbisogno del personale, le aziende sanitarie favoriscono, compatibilmente con le risorse finanziarie a disposizione, il perseguimento di un livello essenziale delle prestazioni di servizio sociale definito dal rapporto di un assistente sociale ogni 5.000 abitanti, in modo da agevolare la presa in carico e l’integrazione sociosanitaria.

Attualmente tale rapporto, secondo le ultime rilevazione dell’Ordine degli assistenti sociali del 2022 nel SSN hanno operato 6389 assistenti sociali con un rapporto di un assistente sociale ogni 9231 abitanti.

 

Previsione di adeguate risorse per la riapertura della contrattazione per il rinnovo dei contratti.

È necessario continuare il percorso di adeguamento delle retribuzioni dei dipendenti pubblici alla media europea –  recuperando altresì il gap tra stipendi e costo della vita dovuto alla spinta inflazionistica –  ma anche di un maggiore riconoscimento e di una maggiore valorizzazione professionale avviati con i precedenti CCNL con la revisione del sistema di classificazione e dei profili professionali.

 

  • Sostegno, promozione e tutela del lavoro autonomo e della libera professione, per garantire dignità, rispetto del profilo e delle competenze professionali specifiche ed equo compenso.

 

  • Riconoscimento e inserimento della categoria degli assistenti sociali nell’elenco dei lavori gravosi, in quanto professionisti che vivono situazioni di rischio e setting lavorativi ad alta conflittualità e aggressività sociale.

 

Auspicando un positivo accoglimento delle nostre richieste e proposte e manifestando la nostra piena disponibilità a partecipare ad eventuali  momenti di approfondimento,   porgiamo distinti saluti.

Il Segretario Generale

Salvatore Poidomani

 

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