Il SUNAS ha scritto al Governo e al Parlamento intervenendo sull’approvazione della legge di bilancio. 

Ecco il testo completo della nota:

Lo scrivente Sindacato Professionale SUNAS, aderente alla Confederazione CSE, in riferimento alla legge di bilancio 2026,  approvata dal Consiglio dei Ministri,  chiede al Governo e al Parlamento di impegnarsi perché essa durante l’iter di approvazione del testo definitivo tenga conto in particolare delle misure necessarie a promuovere adeguate politiche di welfare, sociali e sanitarie, sostenute da risorse in grado di garantire appropriate risposte alle esigenze dei cittadini, delle famiglie e delle comunità, attraverso il potenziamento dei servizi e degli interventi  nei settori della salute, dell’assistenza, della sicurezza sociale e della previdenza. Riteniamo opportuno altresì sottolineare come in quadro socio economico caratterizzato da una perdurante situazione di crisi sia doveroso da parte di chi ha responsabilità politica e di governo mettere in atto interventi di sostegno e di tutela nei confronti dei soggetti e delle fasce di popolazione che vivono in particolari condizioni di disagio, fragilità e vulnerabilità e disabilità, contrastando le situazioni di povertà e di esclusione sociale.

Chiediamo, quindi, che nell’ambito di una programmazione strategica nazionale siano attuate specifiche azioni mirate a rafforzare il sistema integrato dei servizi sanitari, sociosanitari e degli ambiti sociali territoriali.

Per questo riteniamo occorra anche prevedere un reale investimento sui professionisti assistenti sociali, deputati a garantire l’unitarietà degli interventi con le competenze proprie del servizio sociale professionale, in un’ottica di integrazione socio sanitaria e multidisciplinare da cui oggi non si può prescindere: Gli assistenti sociali che operano nei settori sanità, enti locali, giustizia minorile e di comunità, Prefetture, strutture del privato sociale, terzo settore, cooperazione, oggi rappresentano i professionisti in grado di assicurare interventi integrati, un utilizzo mirato, integrato e razionale delle risorse e adeguati livelli e standard di qualità, efficienza ed efficacia nell’attuazione degli interventi e dei servizi sociali e sociosanitari da erogare ai cittadini.

   

Le richieste e le proposte del SUNAS

 

  • Istituzione del Servizio Sociale Professionale

Il SSP va definito quale Area tecnico-organizzativa specifica riconducibile alla professione di assistente sociale, con omologa dirigenza, e va istituito in sanità, nei Comuni e negli ambiti territoriali sociali, strumento indispensabile per rafforzare l’integrazione socio-sanitaria. Un analogo percorso va previsto anche per l’Area della Giustizia.

  • Assunzioni.

Occorre procedere a nuove assunzioni di assistenti sociali, per far fronte al fabbisogno di personale e colmare i vuoti nelle dotazioni organiche delle aziende sanitarie, dei Comuni, dell’Area della Giustizia.

  • Aumento delle retribuzioni degli assistenti sociali.

Non solo per consentire il recupero del potere d’acquisto degli stipendi, diminuito a causa dell’inflazione ma soprattutto per perseguire adeguati percorsi di riconoscimento e di una maggiore valorizzazione professionale, anche a livello contrattuale.

  • Azioni di sostegno, promozione e tutela degli assistenti sociali sia del settore privato (cooperative, Terzo Settore) sia di coloro che svolgono lavoro autonomo e attività libero professionale, per garantire dignità, rispetto del profilo e delle competenze professionali specifiche, adeguate retribuzioni/ equo compenso.
  • Riconoscimento ed inserimento della categoria degli assistenti sociali nell’elenco dei lavori gravosi, in quanto professionisti che vivono situazioni di rischio e setting lavorativi ad alta conflittualità e aggressività sociale.

18 ottobre 2025

                                                                                       Comitato Direttivo Nazionale SUNAS 

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