IL SUNAS ALL’AUDIZIONE SUL PIANO SOCIO SANITARIO DELLA REGIONE PIEMONTE

 

Giorno 11 giugno, presso il Grattacielo della Regione Piemonte si sono svolte le audizioni sul Piano socio-sanitario regionale.

Lorella Perugini, Vice Presidente Nazionale del SUNAS, è intervenuta portando il contributo del Sindacato per il miglioramento della bozza di Piano, riconoscendo, innanzitutto, la scelta virtuosa della Regione Piemonte nell’aver avviato un percorso teso alla valorizzazione della governance delle diverse linee di integrazione delle attività socio sanitarie, con l’istituzione del Servizio Sociale Professionale nelle diverse ASL/AO/AOU ( con la DGR n. 50/ 2018 e con la DGR n. 17), e la relativa nomina di diversi Dirigenti Assistenti sociali.

Perugini ha però anche esposto alcune osservazioni e proposte e che nei prossimi giorni saranno formalmente inviate alla Regione che sintetizziamo qui di seguito:

È necessario rafforzare il riconoscimento del ruolo fondamentale e determinante del servizio sociale nel conseguire e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo salute. Da questo punto di vista ci auguriamo che la Regione Piemonte continui nel percorso avviato, tenendo conto della normativa regionale sul SSPA ( DD.GG.RR.) nella stesura del Piano, raccomandazione dovuta al fatto che nel Documento Tecnico proposto non si riscontra alcuna indicazione in tal senso;

occorre prevedere la presenza del Servizio Sociale Professionale Aziendale nelle Aziende Sanitarie e il Servizio Sociale Territoriale – Comuni, ATS, Consorzi, ecc. –nella rete dei servizi socio sanitari, per garantire la realizzazione integrale e integrata dei LEA (Livelli Essenziali Assistenziali e i LEPS (Livelli Essenziali di Prestazioni Sociali), con appositi accordi strutturali di collaborazione organizzativi, che stabiliscano le rispettive funzioni di erogazione;

  • occorre riconoscere un ruolo di governance del SSPA nel sistema salute, nella costruzione e nel rafforzamento delle sinergie tra aziende, tra le direzioni generali e anche altre aziende, tipo azienda zero, e con un impegno più forte a supporto delle direzioni strategiche;
  • è necessario garantire gli interventi integrati anche in ambito di prevenzione, così come confermato in letteratura e come previsto dai Determinanti Sociali definiti dall’OMS, contribuendo allo sviluppo dei setting territoriali per migliorare i percorsi tra le strutture ospedaliere e il territorio (NOCC-COT), come indicato dalla DGR n. 27 del 2012 e da AGENAS per la trasmissione e prosecuzione dei percorsi assistenziali attraverso la COT, le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità;
  • è opportuno garantire un adeguato sistema di valutazione delle performance utilizzando strumenti e indicatori specifici dell’area sociale contestualmente a quelli dell’area sanitaria, al fine di contribuire all’efficienza e all’appropriatezza del sistema stesso;
  • relativamente al tema delle risorse umane, occorre prevedere nuove assunzioni di professionisti assistenti sociali per affrontare la complessità delle condizioni che vivono i pazienti, garantendo CURA e CARE;
  • occorre prevedere, per una ottimale gestione del Sistema e perché esso possa sostenere il crescente carico delle richieste, che le reti siano funzionali, attive e coordinate con un welfare territoriale e con tutte le risorse e opportunità ad esso riferite. Sarebbe opportuno, a tal proposito, che anche la direzione degli ambiti territoriali fosse affidata ad esperti specialisti Assistenti Sociali (Legge 178 gli ATS).

Il SUNAS continuerà a lavorare a livello nazionale e regionale per rappresentare le istanze della professione, perché sia potenziato il ruolo del servizio sociale professionale e con esso il sistema dei servizi socio sanitari, per dare risposte sempre più adeguate e appropriate ai bisogni dei cittadini.

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